
Fonte anonima rivela ulteriori dettagli a Richard Lewis su Astralis ' Breakdown
Astralis , un tempo simbolo di successo nel Counter-Strike globale, si è trovato al centro di una crisi finanziaria.
Secondo una fonte anonima all'interno del club, contattata dal giornalista Richard Lewis che ha pubblicato i dettagli sulla sua pagina Substack, il gigante danese sta vivendo un grave calo: licenziamenti di massa, scioglimento dei roster, debiti di trasferimento e insoddisfazione generale dei giocatori—tutti segnali di una imminente vendita del marchio.
Una delle fonti anonime vicine alla situazione ha parlato in modo molto duro: " Astralis deve morire affinché il Counter-Strike danese possa rinascere. Il numero di organizzazioni più piccole che hanno danneggiato è semplicemente sorprendente."
Il percorso da startup a crisi
Nel 2019, Astralis è diventata la prima organizzazione di e-sport a diventare pubblica. Questo evento è stato visto come un passo verso la professionalizzazione dell'industria. Tuttavia, nel 2023, le azioni della società si erano deprezzate di dieci volte, e l'organizzazione è stata costretta a ritirarsi dalla borsa. I problemi hanno iniziato ad accumularsi: fallimenti nei tornei, risultati in calo, ritiro degli sponsor e perdite finanziarie.
Anche la vendita del loro slot nella lega europea LEC a Karmine Corp per £18 milioni non ha salvato la situazione—i pagamenti rateali non coprono le spese quotidiane, e grandi sponsor come Elgiganten si rifiutano di rinnovare le loro partnership.
Crisi interna e licenziamenti
Dalla fine del 2024, Astralis sta cercando un acquirente. L'organizzazione sta subendo tagli significativi—che colpiscono principalmente i dipartimenti di contenuti e marketing. La squadra femminile e l'accademia CS2 sono state sciolte come "non redditizie."
La firma di Rasmus "HooXi" Nielsen, ex capitano dei G2, è solo una misura temporanea. Le fonti affermano che il club sta semplicemente "riempiendo slot" nei tornei, senza piani per investire nella crescita della squadra. L'obiettivo principale è preservare gli asset fino alla vendita.
Ai giocatori è stato chiesto di accettare riduzioni salariali, il che ha causato notevole insoddisfazione. Victor “Staehr” Staehr, che ha recentemente esteso il suo contratto fino al 2027 senza conoscere la crisi interna, è particolarmente scontento. Potrebbe essere venduto separatamente se non si trova un acquirente per l'intero roster.
Debiti e dipendenza dai pagamenti futuri
La situazione è così grave che Astralis ha dovuto chiedere a Heroic di posticipare il pagamento finale per i trasferimenti di jabbi e stavn. Secondo le fonti, la direzione della società sta cercando di sincronizzare i pagamenti con i proventi dalla vendita dello slot LEC, evidenziando la mancanza di liquidità.
È interessante notare che Astralis non sta ricevendo finanziamenti dalla Coppa del Mondo di Esports, sponsorizzata dall'Arabia Saudita. All'interno dell'azienda, questo ha causato disaccordi: alcuni lo vedono come opportunità mancate, mentre altri lo considerano un rischio reputazionale.
Chi c'è dietro la vendita?
La figura chiave nella prossima vendita è Nikolaj Nyholm, fondatore e ex CEO di Astralis . Ora si è distaccato dagli e-sport, concentrandosi su altre attività e apparendo come investitore nella versione danese di "Shark Tank." Secondo le fonti, è lui a spingere per la vendita completa del marchio.
Attualmente, si stanno considerando due opzioni principali per potenziali acquirenti: la prima è Continuum X, un gruppo di investimento con finanziamenti qatarioti, fondato dall'ex COO di Ninjas in Pyjamas Jonas Gundersen. La seconda opzione è un consorzio di privati interessati a un rilancio completo di Astralis . Entrambe le parti sono in trattative, ma rimane poco chiaro chi prenderà il controllo dell'organizzazione.
Se Astralis verrà effettivamente venduta o sciolta, segnerà la più grande ristrutturazione negli e-sport danesi degli ultimi anni. La squadra, un tempo dominante nei major e punto di riferimento per l'industria, ora serve da monito su quanto rapidamente tutto possa essere perso a causa di una cattiva gestione e di una sovrastima delle capacità.